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Escursioni di Primavera: I Migliori Itinerari Naturali vicino Siracusa

veronicameriggi

Appena il clima lo permette, viene voglia di uscire. Stare all’aria aperta, camminare, vedere qualcosa di diverso. Se sei a Siracusa o nei dintorni, hai l’imbarazzo della scelta: la natura qui non è solo uno sfondo, è parte del paesaggio quotidiano.


Ci sono riserve, canyon, necropoli nascoste nel verde. Luoghi che puoi raggiungere in meno di un’ora, dove il telefono prende poco e il silenzio vale più di qualsiasi attrazione. Alcuni itinerari si fanno in mezza giornata, altri meritano più tempo. Tutti hanno in comune una cosa: ti riportano fuori.


In questo articolo trovi tre idee semplici: niente trekking estremi, solo camminate vere, tra mare, roccia e storia. Vendicari, Cava Grande, Pantalica. Scopri dove andare, cosa vedere, e come goderteli al meglio in primavera.


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Riserva Naturale di Vendicari: silenzi, sentieri e fenicotteri


Vendicari è uno di quei posti in cui basta poco per staccare. Si trova a meno di un’ora da Siracusa e in primavera è perfetta per camminare senza fretta, tra sentieri semplici, lagune e silenzio. Niente dislivelli impegnativi, niente folla. Solo natura.


Chi ama osservare gli animali può portarsi un binocolo: tra i pantani si vedono spesso fenicotteri, aironi e altre specie migratorie. I capanni lungo il percorso servono proprio a questo, per fermarsi e guardare senza disturbare. Dentro la riserva ci sono anche alcune spiagge tra le più belle della zona. Calamosche è la più conosciuta, piccola e riparata. Marianelli è più isolata, ideale se vuoi stare tranquillo.


Scarpe comode, acqua e qualcosa per il sole sono indispensabili. Non ci sono bar, fontanelle o punti d’ombra, meglio arrivare preparati.


Si raggiunge in auto da Siracusa in circa 40 minuti. Basta prendere l’A18 in direzione Noto, uscire a Noto e proseguire sulla SP19 verso Pachino. Gli ingressi principali – Vendicari, Calamosche, Eloro – sono ben segnalati lungo la strada.



Cava Grande del Cassibile: natura selvaggia e panorami mozzafiato


Chi cerca un’escursione un po’ più dinamica trova in Cava Grande un’opzione interessante. Si tratta di un grande canyon scavato dal fiume Cassibile, con sentieri panoramici e laghetti naturali sul fondo. La zona più frequentata è quella dell’ingresso di Avola, da cui parte il percorso principale.


La discesa verso i laghetti richiede un po’ di attenzione: il sentiero è ripido, con tratti in pietra e qualche scalino irregolare. In primavera, però, il clima è perfetto per affrontarlo senza il caldo estremo dell’estate. Chi preferisce qualcosa di più tranquillo può esplorare i sentieri più alti, con viste sul canyon e sul paesaggio intorno, senza necessariamente scendere fino al fondo.


Cosa serve: scarpe da trekking o comunque robuste, zaino leggero, acqua a sufficienza. Non ci sono servizi né fonti d’acqua lungo il percorso. Meglio evitare le ore centrali della giornata, anche in primavera.


Cava Grande si raggiunge in auto da Siracusa in circa 45 minuti. Segui l’A18 in direzione Avola, poi le indicazioni per l’ingresso della riserva naturale. Il parcheggio è vicino al punto di accesso ai sentieri principali.


Pantalica: tra natura e archeologia


Pantalica è un luogo unico. Una valle scavata dal fiume Anapo, con sentieri immersi nel verde e migliaia di tombe rupestri scavate nella roccia. È patrimonio UNESCO, ma nonostante questo riesce a restare fuori dai circuiti di massa. In primavera dà il meglio: i sentieri sono percorribili, la vegetazione è rigogliosa, e si può camminare per ore senza incontrare nessuno.


Ci sono più accessi: i principali partono da Sortino e da Ferla. Il primo offre un percorso panoramico lungo la ferrovia dismessa; il secondo porta dritto nel cuore della necropoli. In entrambi i casi si cammina tra grotte, canyon, resti archeologici e boschi.


Oltre alla storia, Pantalica è perfetta per chi cerca un’escursione in mezzo alla natura. Si può scegliere un percorso ad anello o fermarsi per un picnic lungo il fiume. Alcuni tratti sono ombreggiati, ma serve comunque abbigliamento comodo, scarpe adatte e acqua. Nessun punto ristoro, nessuna fontanella: tutto va portato da casa.


Per arrivare da Siracusa ci vuole circa un’ora in auto. Si percorre la SP14 fino a Sortino o Ferla, poi si seguono le indicazioni per gli ingressi della riserva. Le strade sono asfaltate ma strette nell’ultimo tratto, meglio guidare con calma.


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